La posizione di Gennaro Mola all’interno dell’indagine Listopoli è cambiata radicalmente. Dopo l’interrogatorio di Salvatore Madonna, consigliere comunale del PD, il primo a essere iscritto al registro degli indagati per lo scandalo dei 9 candidati inconsapevoli all’interno della lista civica “Napoli Vale”, a sostegno di Valeria Valente, anche Mola sarà ascoltato dal pm Stefania Buda come indagato e non più come teste.
Il braccio destro di Valeria Valente, nonché suo compagno, dovrà fare chiarezza su quei 9 candidati inconsapevoli, tra cui anche una ragazza affetta dalla sindrome di Down. La testimonianza di Mola è, dunque, importante per comprendere quale sia il motivo per cui è stato commesso quest’illecito. Il registro degli indagati probabilmente aumenterà, nel corso degli accertamenti, infatti, si è scoperto che anche altre persone sono state iscritte nella lista, senza essere presenti fisicamente davanti ai pubblici ufficiali, condizione prevista dalla legge.
Tra i motivi ipotizzati ci sarebbe il rispetto delle quote rosa, 7 dei 9 candidati infatti sono donne e magari non sono state scelte solo donne proprio per non destare sospetti. Oppure ci sarebbe una ragione politica, mancavano i nomi e si è scelto di aggiungerne altri. Sarà questo che dovrà accertare l’indagine condotta dal pm Stefania Buda e coordinata dal procuratore aggiunto, Alfonso D’Avino. Infine, dovranno anche scoprire chi ha procurato indirizzi e generalità di queste 9 persone, che sono risultati corretti.