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Josi Gerardo Della Ragione: “Con DemA i movimenti del territorio hanno trovato una casa”

A Napoli e in Campania si sta formando una nuova realtà politica: DemA, movimento, nato come associazione a sostegno di Luigi De Magistris nell’ultima tornata elettorale per Palazzo San Giacomo, si prepara a diventare un vero e proprio partito. L’intenzione del sindaco di Napoli è quella di creare un fenomeno nuovo che sia in grado, partendo dalle singole realtà territoriali, di affacciarsi alla politica nazionale. La settimana scorsa è stato votato il direttivo, di cui fa parte anche il giovane ex sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione.

Josi Della Ragione

La prima sfida di DemA sarà appunto competere alle prossime elezioni amministrative, che si terranno in alcuni comuni di Napoli, tra cui Bacoli, dove il candidato per il movimento sarà proprio Josi Della Ragione sindaco in carica fino a settembre scorso quando è stato sfiduciato. L’intenzione del nuovo partito firmato dal sindaco di Napoli, è connotarsi come qualcosa che esca fuori dai rigidi schemi della politica tradizionale, per creare un movimento che si costruisca ed evolva partendo dalle singole realtà territoriali.

La settimana scorsa è stato votato il coordinamento di DemA e c’è anche lei nel direttivo. Quale sarà il suo contributo?
DemA è partito da Napoli, dove c’è stato un vero e proprio voto popolare con la vittoria di De Magistris nel 2011. Mi ero sempre augurato che potesse nascere un movimento politico come questo, regionale e nazionale. Il contributo che voglio dare è quello dell’esperienza dei territori e della Provincia, quindi dei Comuni, che spesso vengono tralasciati. Conosco tanti miei coetanei, che anziché fare attivismo sul proprio territorio, migrano, lasciando i comuni nelle mani dei piccoli poteri locali. Se ognuno si impegnasse nelle proprie realtà locali, riusciremmo ad amministrare i territori e attuare quella rivoluzione culturale di cui abbiamo bisogno“.

Presto ci saranno le comunali a Bacoli e lei si ripresenterà con DemA, come vive quest’impegno?
Quello che più mi entusiasma è che DemA deve essere un moltiplicatore in grado di dare continuità ai movimenti territoriali, come Free Bacoli, oppure Agorà a Sant’Antimo e le altre realtà, che grazie a questo movimento cominciano ad avere più voce in capitolo“.

E’ottimista per la prossima sfida?
Sotto il profilo elettorale siamo molto ottimisti della vittoria, anche perché noi eravamo stati eletti ed abbiamo avuto una vera e propria congiura di palazzo. Quando io ho avuto sentori che la maggioranza in Comune stava traballando, convocai un consiglio comunale in piazza Marconi a Bacoli, chiedendo a tutti i consiglieri se sostenevano o meno l’amministrazione, incalzati dal popolo la maggioranza si manifestò compatta, poi poche settimane dopo, attuarono la fuga dal notaio, non siamo mai stati sfiduciati dal popolo. Sono certo che i cittadini confermeranno la volontà di cambiare, la città ha visto cosa abbiamo fatto. Credo che sotto il profilo politico, aver resistito a richieste che io ho denunciato in più occasioni, assessorati, presidenze di partecipate, di fare passi indietro rispetto a determinate istanze, tipo la questione delle spiagge libere o sulla valorizzazione dei beni comuni del territorio di Bacoli, ci ha da un lato mandato a casa, ma dall’altro ci ha fatto capire che non siamo legati alla poltrona, ma al cambiamento“.

E quest’idea di cambiamento è la base su cui si fonda il movimento DemA?
Sì, partendo dall’esperienza amministrativa e politica napoletana, più che altro quella del 2011. Oggi si fa un passo in avanti per far sì che il movimento non sia più solo cittadino, ma aprirsi alla regione e alla nazione, quindi, riunire i movimenti di cambiamento e tante realtà che da anni sono attive sui territori“.

E’ questo, dunque, il nuovo modo di fare politica di cui parla Luigi De Magistris?
Si, lui nel congresso che si è tenuto qualche giorno fa a Napoli, ha letto i punti programmatici di DemA e si riflettono in un cambiamento radicale nel modo di fare politica sui territori. Faccio quest’esempio, quando sono stato a Napoli ho incontrato il vicesindaco Raffaele Del Giudice e, rivedendoci dopo anni di battaglie fatte assieme, ci siamo detti finalmente abbiamo trovato una casa. Ed effettivamente è così, molti attivisti, che hanno combattuto in difesa dei territori, oggi sono in DemA. Questo ci inorgoglisce da un lato e dall’altro, noi che eravamo etichettati come i giovani che parlavano male della propria terra, oggi chi da consigliere e chi da parlamentare porta avanti quelle istanze, che erano in strada e nelle piazze da almeno 15 anni“.

Dopo le amministrative, la prossima sfida di DemA saranno le Regionali del 2020 e Luigi De Magistris ha detto che sfiderà, non in prima persona perché impegnato con la carica di sindaco di Napoli fino al 2021, Vincenzo De Luca. Chi potrebbe essere un candidato?
Non c’è nessuna ipotesi, c’è un coordinamento costruito da tante persone e attivisti che hanno rappresentato la società civile, anche sacrificando loro stessi, io per esempio ho sacrificato la mia giovinezza, sono diventato consigliere comunale all’età di 22 anni, a 28 sono stato eletto sindaco e a 30 spero di essere rieletto. Mi auguro che come DemA possiamo vincere e avere nei comuni quanti più sindaci possibili, senza avere l’angoscia di essere presenti ovunque. Abbiamo 3 anni per scegliere chi si candiderà alle Regionali. Già vincere alle amministrative sarà un primo successo“.

DemA è un movimento che in futuro vuole affacciarsi alla politica nazionale, De Magistris ha detto che lo farete autonomamente dalle altre correnti di sinistra, agli inizi non sarebbe stato meglio cominciare all’interno di una coalizione?
Serve ancorarsi ai territori, partendo dalla realtà metropolitana. Oggi fare un’accozzaglia di tante piccole realtà non serve, è necessario unire tutti i movimenti dei territori che non hanno mai trovato casa. Oggi abbiamo la possibilità di cominciare assieme, le alleanze vanno fatte con i cittadini“.

DemA è un movimento nato nelle piazze cittadine, potrebbe ricordare un po’ gli inizi del Movimento 5 Stelle?
Il M5S sicuramente ha risvegliato le coscienze civiche italiane dal 2010, nel 2013 è entrato in Parlamento, dove abbiamo visto un’opposizione che mancava da anni. Oggi il M5S ha acceso sicuramente una telecamera nelle stanze del Governo, i cittadini parlano di ciò che accade. Quello che è mancato è che c’è stato uno slancio verso Roma e non c’è stata la capacità di stabilirsi nei municipi. Quindi è importantissimo da parte di DemA riuscire a ramificarsi nei comuni, non a caso il principale leader del movimento è un sindaco, di Napoli, che per me è la città più complessa da amministrare in assoluto. Avendo un’esperienza da sindaco, non ci saranno errori che magari altri movimenti hanno commesso. La nostra è un’esperienza nuova“.