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Rione Traiano: “come ti spaccio con il pitbull”, la nuova usanza dei pusher

La scorsa notte del 31 gennaio alle ore 3 un maxi blitz nel Rione Traiano ha smantellato la piazza di spaccio più grande di Napoli, un mercato di droga a cielo aperto aperto 24 ore su 24. I militari hanno eseguito ordinanze cautelari, emesse dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea coordinata dal procuratore Giovanni Colangelo e dal vice Filippo Beatrice, nei confronti di ben 96 persone tutte riconducibili al clan Puccinelli.

Dal blitz sono emersi tantissimi dettagli come il ruolo delle donne, ben 12 fermate, le nuove “mamme-camorra” che crescono i figli a pane e droga, pronte a rimpiazzare il ruolo dei propri uomini, arrestati o morti uccisi. Un altro fenomeno che ha attirato l’attenzione è la presenza dei pitbull, cani legati alle catene dei padroni, addestrati per fare del male o per avvisare in caso di intrusione nella piazza di spaccio, gli animali-vedette sono le nuove leve della camorra.

La nuova moda di questi pusher è proprio quella di fornirsi di pitbull. Sono disposti sul marciapiede in difesa della base o sono al guinzaglio del padrone in difesa dello stesso, sembrano animali da battaglia e come tali sono addestrati per combattere in zone di guerra. Secondo quanto riporta il sito Lettera43.it nel quartiere c’è chi dice che i pitbull abbiano un’ ulteriore funzione: sono dati in dotazione alle famiglie di camorra per segnalare le stese, abbaiare per dire che si sta per sparare in zona.

Dopo il blitz si ritorna nelle piazze di spaccio per vedere cosa è cambiato. Non molto. In via Romolo e Remo, una delle zone prese di mira dal blitz, solo 4 ore dopo l’operazione si è tornato a spacciare, secondo quanto riporta la testata Corriere del mezzogiorno. Il giro d’affare è troppo grande, gli interessi in gioco troppo alti, più di un milione di euro all’anno è l’introito del clan. Un mercato fiorente e che nessuno è disposto a far morire, troppe persone vivono di questo: capizona, spacciatori, vedette, pusher mobili, una vera e propria gerarchia.