Ogni domenica, se sei napoletano, hai sicuramente vissuto sulla tua pelle, lungi da me ora la volontà di trasformare la narrazione sull’origine del bidet in un momento di vittimismo tutto partenopeo, i cori da stadio inneggianti alla scarsa pulizia di un popolo che, in fatto di igiene, ha avuto e ha ancora molto da insegnare al resto del mondo. Purtroppo questi stereotipi travalicano la fede calcistica divenendo una credenza popolare. Eppure un modo per mettere a tacere questa mancanza di conoscenza ci sarebbe.
La cultura! Quindi la prossima volta che pizzichi un settentrionale a dare del terrone ad un meridionale, a invocare il Vesuvio affinché lavi con il fuoco i napoletani che non conoscono, a detta sua, l’esistenza del sapone, spiegagli con calma che, molto probabilmente, quello che ignora è la storia del grande Regno delle Due Sicilie. Mentre, infatti, il resto d’Italia e d’Europa affogavano nella sporcizia, i napoletani avevano già introdotto nella loro vita l’utilizzo del bidet.
Tutto merito, come sempre, dei Borboni che, già nel ‘700, facevano uso del tanto discusso oggetto misterioso! Purtroppo per i “settentrionali”, infatti, quando i piemontesi invasero, nel 1860, il Regno delle Due Sicilie, accaparrandosi i beni e le ricchezze presenti pure nella Reggia di Caserta, posti di fronte al bidet non ne indovinarono l’utilizzo ma lo descrissero nel loro inventario semplicemente come “un oggetto sconosciuto a forma di chitarra”. I Savoia insomma non era proprio ferrati in fatto di igiene personale!
L’igiene personale, ovviamente, non era una prerogativa solo dei sovrani napoletani. Già nel ‘700, infatti, i coloni nel borgo di Ferdinandopoli di San Leucio possedevano case con acqua corrente e servizi igienici. Un vero e proprio lusso! Quindi, amico caro, la prossima volta che ascolti un coro da stadio offensivo o il pregiudizio di un settentrionale, prima di arrabbiarti, tira un sospiro di sollievo e sorridine. Ciò che induce tutti in errore è pura e semplice ignoranza!