A Napoli ieri è accaduto l’impensabile, o meglio quello che potrebbe capitare secondo alcune remote probabilità e che qualsiasi fedele napoletano non vorrebbe mai che succedesse. Il Miracolo di San Gennaro non c’è stato, certo l’evento è stato quello definito come laico, ma durante queste feste sacre del Natale la fede dei partenopei è stata messa a dura prova.
Napoli si sa, è la città della fede, dei misteri e della superstizione. Il rito legato al Santo Patrono della città è per questo famoso in tutto il mondo e il rapporto tra la città, i fedeli e San Gennaro è forte, spesso morboso, ma sempre di assoluto rispetto e affetto.
La sacra funzione, il solenne rito che si è svolto ieri nella chiesa del Duomo di Napoli attraverso la liturgia del Cardinale Crescenzo Sepe, è stata problematica fin dall’inizio. Il sangue del santo, infatti, ha avuto difficoltà a scioglersi per tutta la durata della messa. Anzi, come riportato dalle cronache della giornata di ieri, il sacro liquido si scioglieva e ricoagulava, costringendo il prolungamento del rituale per molte ore fino al triste epilogo avvenuto in serata: niente Miracolo di San Gennaro.
Dunque la reliquia non ha accontentato i fedeli napoletani che sono rimasti in adorazione in attesa per tutta la giornata. Subito sul web sono iniziate a girare notizie relative alle possibili motivazioni che spiegassero cosa sia davvero successo. Per non parlare delle probabili sciagure che dovrebbero colpire il popolo napoletano a causa de non – miracolo. Tuttavia dalla Curia sono arrivate le consuete raccomandazioni per sedare le preoccupazioni dei fedeli.
Ma cosa può essere accaduto ieri presso la cattedrale più importante di Napoli, durante la funzione dedicata al Santo Patrono? Questo miracolo definito laico è associato, come narrato dalla leggenda e dal credo cattolico, all’impresa che San Gennaro ha fatto il 16 dicembre del 1631: fermare la lava del Vesuvio che dopo l’eruzione del vulcano, si stava dirigendo verso la città di Napoli che ne sarebbe stata distrutta. Ora tutti ci auguriamo di non trovarci di fronte a tale catastrofe.
Da sempre su questo fenomeno chiesa e scienza si contrappongono. Gli scienziati affermano che lo scioglimento del sangue è dovuto a particolari agenti chimici contenuti nell’ampolla che in seguito al movimento fatto dalle mani del Cardinale di turno, provocano la liquefazione del liquido. Ad incidere sarebbero, dunque, anche la temperatura, il contatto con l’esterno e il calore delle mani del Cardinale sull’ampolla dove è contenuta la sacra reliquia.
Spesso, infatti, ci sono stati dei miracoli imprevisti o in ritardo: cioè il sangue si è sciolto in date diverse da quelle in cui il miracolo sarebbe dovuto avvenire o addirittura il giorno dopo in cui si è svolto il sacro rituale. Paradossalmente questa volta i fedeli potrebbero trovare in una spiegazione scientifica, il sollievo per il non scioglimento del sangue, così anche se il miracolo non c’è stato, si potrebbe pensare di poter trascorrere un Natale sereno.