“Il 4 dicembre non si vota su Renzi e sul Governo, ma per difendere la Costituzione. L’obiettivo è avere un Pd forte e di sinistra“. Ci tengono a precisarlo Roberto Speranza e Gianluca Daniele, durante la conferenza stampa per il No che la Sinistra Riformista del Pd ha tenuto all’Hotel Mediterraneo a Napoli.
Tuttavia è inimmaginabile non credere che il prossimo voto referendario non avrà un peso politico importante sul Governo e soprattutto all’interno del Partito Democratico.
LE DOMANDE DI VOCE DI NAPOLI –
Consigliere come mai il suo Segretario di Partito e il Presidente della Regione sono per il Si e lei è x il no?
“Posso sentirmi libero di dissentire dal Governatore De Luca e dal Premier Renzi perché questo non è un voto sul Pd e il suo segretario, ma sulla costituzione“.
Onorevole lei punta alla caduta del Governo?
“Assolutamente no, l’ho già detto. Quando poi ci saranno le elezioni e il Congresso del Pd, allora ci sarà modo e tempo per un’eventuale svolta politica“.
Nonostante le assicurazioni dei due esponenti del Partito Democratico che stanno promuovendo la vittoria del No al prossimo referendum, le incalzanti domande della stampa hanno puntato i riflettori sulla valenza politica che il voto del 4 dicembre potrà avere sul Pd e il Governo.
È evidente che una vittoria del Si rinforzerà la segreteria di Matteo Renzi. Il Presidente del Consiglio punta, tramite la consultazione referendaria, a quella legittimazione popolare che non ha avuto dalle elezioni. Il Si darà al suo Governo una forte accelerata in vista delle prossime elezioni politiche.
La vittoria del No, invece, potrà indebolire il premier che affronterà il Congresso del Partito Democratico da sconfitto. Probabilmente l’esito del referendum sarà più determinante per gli equilibri del Pd, piuttosto che per quelli del Governo.
Infine la conferenza stampa si è conclusa con alcune battute rivolte al Governatore Vincenzo De Luca. Si è parlato dello scontro tra l’ex Sindaco di Salerno e Rosi Bindi e della chiamata al voto, in favore del Si che il Presidente della Campania, ha rivolto ai sindaci della regione.
Su entrambi gli aspetti sia Speranza che Daniele sono d’accordo: “Le parole di De Luca sulla Bindi sono inaccettabili e ingiustificate. Tuttavia non credo si possa neanche minimamente pensare di accostare il nome del Governatore alla camorra. Per quanto riguarda la – chiamata alle armi – credo sia un grave errore trasformare l’idea di ottenere dei fondi europei o pubblici che spettano agli enti locali per diritto, in un favore rispetto ad un’intenzione di voto“, ha dichiarato l’ex capogruppo alla Camera del Pd.