Massimo Ranieri al Teatro San Carlo, protagonista di uno spettacolo unico

Massimo Ranieri giovedì 10 novembre si esibirà al Teatro San Carlo in uno spettacolo speciale, “Malìa“, in cui porterà sullo storico palcoscenico napoletano, le canzoni del suo ultimo album, tutti i suoi brani migliori cantati tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Questa, però, non sarà un’esibizione come tutte le altre, ci sarà un’atmosfera unica, potremmo dire magica.

Il grande Massimo Ranieri non è la prima volta che si esibisce nello splendido Teatro San Carlo, come lui ha raccontato al quotidiano Il Mattino: “Ma il teatro più bello del mondo mozza sempre il fiato. Quello di stasera non è uno spettacolo qualunque. (…) Il repertorio è… erba di casa mia, ma il giudizio sarà particolarmente esigente: i napoletani queste canzoni le conoscono, anzi le portano nel dna e nel sangue, e anche sul fronte del jazz, e del night, sono degli esperti mica male“.

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La novità è che al fianco di Massimo Ranieri durante Malìa ci sarà un quintetto d’eccellenza. Ad accompagnarlo Enrico Rava alla tromba, Stefano Di Battista ai sassofoni, Rita Marcotulli al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria. Come ha spiegato il cantante napoletano, sarà uno spettacolo unico: “Mettiamo mano a un canzoniere più recente dei classici dell’era d’oro: quello ballabile e contaminato; quello che io, classe 1951, non ho avuto modo di scoprire nei dancing frequentati dai soldati alleati alla ricerca di svago e whisky e compagnia femminile; quello che è servito come base per tutta la produzione canora successiva degli americani di Napoli, da Carosone a Pino Daniele sino ai rapper di oggi“.

Massimo Ranieri ha sempre detto di essere un artista che non ama ripetersi, gli piace mettere sempre in scena cose nuove, reinterpretate in modo diverso. Il Teatro San Carlo, come luogo unico della città di Napoli, ben si presta ad un evento di questo genere. “Il teatro dà lustro al nostro progetto, la canzone napoletana può servire al teatro: è un bene culturale da esportazione, troppo spesso snobbato, vilipeso, maltrattato e ridotto a bieca oleografie. Potrebbe essere il nostro biglietto da visita nel mondo: cantaNapoli merita un museo, un teatro in cui proporre i classici di ieri e di oggi a cittadini e turisti, una scuola dove gli ultimi grandi maestri, penso a Fausto Cigliano e Angela Luce e la Nccp, possano trasmettere i loro saperi, la nuova Malìa, alle nuove generazioni“.

Per informazioni sui biglietti si consiglia di visitare il sito del Teatro San Carlo.

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Luigi Erbetta

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