Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris hanno firmato il cosiddetto Patto per Napoli, l’accordo con cui il governo stanzia oltre 300 milioni di euro per interventi volti al rilancio della città. Entrambi i politici si sono detti soddisfatti di aver raggiunto, seppur con tanto ritardo, un risultato simile. Ma cosa prevede nello specifico il Patto per Napoli? Vediamo nel dettaglio i settori di intervento.
La firma del Patto per Napoli
Settori di intervento
Il Patto per Napoli prevede 5 settori prioritari di intervento: Infrastrutture, Sviluppo economico, Ambiente e Territorio, Valorizzazione culturale e Rafforzamento PA. Sono 308 i milioni di euro stanziati, di cui 180 andranno ai trasporti, il settore ritenuto in vera e propria emergenza dal sindaco De Magistris. ma vediamo nel dettaglio le risorse stanziate.
Infrastrutture
40 milioni andranno alla riqualificazione di Napoli Est 2.0. In particolare per gli interventi infrastrutturali con sistemazione di aree verdi e la realizzazione del tram che collega la zona orientale con Volla. Altri 30 milioni sono destinati al cosiddetto Restart Scampia che prevede, tra le altre cose, il completamento degli interventi di rigenerazione urbana del centro della Città metropolitana. Oltre 80 milioni sono per il completamento della Linea 1 della metropolitana. Nel dettaglio: 42milioni e mezzo sono per la tratta Capodichino – Di Vittorio; 20 per l’immissione in rete di 12 nuovi elettrotreni; 10 per l’ampliamento dei depositi e le officine di Piscinola; circa 7 per la seconda uscita della stazione Materdei nel quartiere Sanità. Per la Linea 6 sono previsti 32 milioni e mezzo così suddivisi: 22,5 per le opere di completamento della tratta che va da Mergellina a Municipio; 10 per la tratta Mostra – Arsenale e per la progettazione del deposito officina di via Campagna.
Sviluppo Economico
Per quanto riguarda l’incentivazione agli interventi di edilizia privata nel centro storico Unesco sono stati stanziati 20 milioni di euro. Si tratta di un vero e proprio “progetto Sirena 2.0”, il programma con cui dal 2002 l’assessorato all’edilizia del Comune di Napoli puntò al recupero delle parti comuni dei fabbricati.
Ambiente e territorio
Sono 90 i milioni di euro destinati a questo genere di interventi. 5 milioni destinati alla fornitura di attrezzature per l’igiene e la raccolta differenziata nel centro storico di Napoli. In particolare per l’ottimizzazione dei servizi di igiene e raccolta dei rifiuti. 10 vanno alla città verticale, che prevede la riqualificazione dei percorsi pedonali tra la collina e il mare. 75 milioni sono per gli interventi di riqualificazione degli edifici pubblici e in particolare per l’adeguamento antisismico e il risparmio energetico delle sedi pubbliche istituzionali e delle scuole.
Valorizzazione Culturale
Gli interventi prevedono il consolidamento del Real Albergo dei Poveri con il collaudo statico della struttura (5 milioni) e la valorizzazione del parco archeologico di Piazza Municipio (8 milioni).
Rafforzamento PA
Per il potenziamento della capacità amministrativa della Città metropolitana, e in particolare per l’assistenza tecnica al Patto per la Città di Napoli sono previsti 3 milioni di euro.
SCHEDA INTERVENTI PATTO PER LA CITTA’