Dalla sfida di cartello contro il Napoli al possibile sequestro. Vive ore concitate il Crotone, il club calabrese neopromosso in serie A, che domenica inaugurerà il nuovo stadio proprio contro la squadra di Sarri.
Tredicimila posti già esauriti per lo storico esordio nella massima serie dopo l’inizio di campionato giocato in esilio all’Adriatico di Pescara.
Prima del match contro il Napoli, il Crotone ne giocherà un altro più importante quest’oggi in tribunale a Catanzaro dove la Corte d’Appello dovrà valutare l’istanza di sequestro del club, avanzata dalla DDA di Catanzaro, rigettata in primo grado.
Così come riporta la Gazzetta dello Sport, la società dei fratelli Raffaele e Giovanni Vrenna è finita da diversi mesi nel mirino della Direzione Distrettuale Antimafia che ha già chiesto il sequestro del società calcistica così come di altri beni riconducibili ai Vrenna (circa 800 milioni di euro) perché ritenuti attigui al clan della ‘ndrangheta Vrenna-Corigliano-Bonaventura, attivo proprio nel Crotonese.
Sarà la Corte d’Appello a valutare l’istanza di sequestro firmata dal procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e dal pm Domenico Guarascio. Lo scorso gennaio, in primo grado, la richiesta è stata respinta dai giudici di Crotone che hanno considerato i Vrenna come “vittima della prepotenza del clan”. La DDA ha però fatto ricorso perché considera i due imprenditori “attigui al fenomeno mafioso per essersi accordati con le consorterie criminali dei Vrenna-Corigliano-Bonaventura”. Oggi i giudici entreranno in Camera di consiglio: la sentenza non ha tempi certi.