Piero Angela inaugura “Futuro Remoto” a Napoli portando la “social innovation” nel cuore della città in Piazza del Plebiscito.
Il giornalista, oltre a parlare di tecnologia, ha espresso parole di profonda stima nei confronti di Napoli, come riporta il Mattino.it: “Napoli e l’Italia potrebbero fare di più ma qui l’intelligenza non fa rete, non fa sistema”, sottolineando “per la fantasia del popolo e dei ricercatori partenopei, che secondo il divulgatore, hanno qualcosa in più, al punto che gli piacerebbe legare il suo nome alla stazione di viale Dohrn dopo averlo affiancato a quello di un asteroide e di una conchiglia. Napoli d’altronde è una città che si porta dentro”. Un evento che compie 30 anni, dedicato in primis alla divulgazione scientifica: nel 1987 il Congresso nazionale della Società italiana di fisica si svolse proprio a Napoli e il fisico Vittorio Silvestrini organizzò il primo Futuro Remoto. Proprio sul blog di Silvestrini si legge: “Lo straordinario successo di pubblico conferma quanto la curiosità nei confronti del sapere scientifico sia diffusa, specie fra i giovani, e non soddisfatta dalle istituzioni scientifiche e culturali“.
Il tema di questa edizione è “costruire”, inizia oggi e avrà luogo fino al 10 ottobre ed è l’unica manifestazione dedicata alla diffusione della cultura scientifica e tecnologica in tutta Europa.
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