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Selfie osè in pubblico, scandalo hot coinvolge gruppo di minori

La passione si sa a volte è incontrollabile. Bisogna tenerla a freno, ma chissà se negli episodi che vi andiamo a raccontare si tratta di passione o di puro esibizionismo. E’ stata, infatti, un’estate bollente per alcuni teenagers.

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A Muggia, comune della provincia di Trieste, secondo quanto raccontato dal giornale locale Il Piccolo, dei giovanissimi sono stati protagonisti di alcuni episodi quanto meno inusuali. Vicino alle mura del castello della cittadina pare che una ragazza minorenne si sia alzata la maglia per effettuare una serie di scatti hot, il tutto con tanto del cosiddetto bastone per i selfie. Ma come se non bastasse la ragazza si sarebbe anche fotografata le parti più intime e il lato b, dopo essersi abbassata i pantaloni. Il tutto in pieno giorno e in luoghi pubblici, non curandosi della possibile reazione dei passanti.

Insomma, una situazione di degrado che ha confermato anche il sindaco della località friulana Laura Marzi: “Sì, è successo, ma sono casi isolati, non ho alcun dubbio, comunque sono rattristata da episodi sui quali evidentemente dobbiamo un po’ tutti porci delle domande“.

Un altro episodio è, probabilmente, anche peggio. Pare che una coppia ha consumato un rapporto sessuale su una panchina che si trova a pochi passi dal campo giochi del borgo di Zindis. Alcune effusioni iniziali si sono trasformate prima in un rapporto orale, successivamente in uno completo il tutto sviluppandosi anche con la sperimentazione di diverse posizioni. Proprio nei pressi della panchina dove si è svolto, durante il giorno, questo episodio, sono soliti intrattenersi per giocare molti bambini. Anche questo è stato confermato dal sindaco che ha sottolineato “Partendo dal fatto che sono due casi isolati che certo non rispecchiano la maggioranza dei nostri giovani adolescenti, devo dire che trovo quanto accaduto allucinante e triste“.

Entrambi gli episodi sono stati denunciati alle autorità competenti e i protagonisti rischiano ora l’imputazione per atti osceni in luogo pubblico, capo d’accusa parzialmente depenalizzato dal gennaio 2016 e punibile con una semplice multa, anche se prevede una reclusione che va da 4 mesi a 4 anni e 6 mesi se queste esibizioni avvengono in vicinanza di luoghi frequentati da minori.