Maurizio Sarri ieri sera, mercoledì 28 settembre, ha vissuto delle emozioni uniche. L’esordio in casa per il match di Champions League tra Napoli e Benfica, è stato per l’allenatore un turbine di sensazioni. Non solo la vittoria, importantissima e netta, ma anche l’assistere allo spettacolo dello stadio San Paolo.
Finalmente Napoli ha urlato. Erano due anni che i tifosi lo aspettavano. Due anni di attesa, sfogati nella partita contro il Benfica. L’urlo “The Champions”, gli azzurri sono tornati nel calcio che conta. Evidente l’emozione e la carica dei giocatori appena entrati in campo. Il San Paolo è una bolgia, una festa, un insieme di canti e salti che dagli spalti arrivano energicamente in campo. Anche Sarri non è rimasto immune a questo splendido scenario.
Ha dichiarato il tecnico a fine gara, ai microfoni di Mediaset: “È stata una partita difficile nei primi 15 minuti. La squadra è partita contratta subendo l’avversario. Ma una volta sbloccata, non c’è più stata competizione. Aver dominato e fatto 4 gol al Benfica è per noi motivo d’orgoglio, soprattutto davanti i nostri tifosi. Vedere Insigne fare una corsa di 150 metri per esultare al gol di Mertensè stato un bel segnale. Peccato per i due gol subiti così ingenuamente, abbiamo da lavorare su molte cose. L’urlo The Champions? Una cosa unica ma me l’aspettavo. Sicuramente ho vissuto la cosa diversamente rispetto a Kiev“.
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