L’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e l’Assiocazione italiana Registri Tumori (AIRTUM) ha pubblicato il censimento “I numeri del cancro in Italia 2016“. Nella pubblicazione è stato documentato che il numero di malati di tumori cambia da Nord a Sud.
Al Sud si registrerebbero meno casi di tumore. E’ questo quanto si evince dal censimento delle sopracitate associazioni. Nel 2016 in Italia sono state 365.000 le nuove diagnosi di cancro, l’incidenza maggiore della malattia, però, c’è stata al Nord. Questo accade anche per i benefici della dieta mediterranea e per gli stili di vita migliori.
Il tasso d’incidenza dei tumori risulta essere più basso al Sud del 15% per gli uomini e del 16% per le donne. Il motivo l’ha spiegato Lucia Mangone, Presidente AIRTUM: “Da un lato al meridione persistono fattori protettivi che rendono ragione di una bassa incidenza di alcune neoplasie. Dall’altro, però, la minore attivazione degli screening programmati al Sud spiega i valori di sopravvivenza che, per alcune sedi tumorali, rimangono inferiori a quelli registrati al Nord“. In pratica seppur al Sud ci si ammala di meno, è più difficile guarire. Al Nord, invece, accade il contrario, c’è un’incidenza di sopravvivenza maggiore.
L’elemento che salvaguardia maggiormente la popolazione del Sud, ha spiegato il Presidente AIRTUM, sarebbe proprio la dieta mediterranea: “Ci sono fattori protettivi alimentari che, per adesso, continuano a tenere “sotto controllo” i livelli di malattia. A pesare sono inoltre anche i migliori stili di vita, tanto che al meridione il tumore al seno è il quinto più diffuso mentre in alcune regioni settentrionali è al secondo posto“.
Dal censimento si riconfermano anche le tipologie tumorali con il più alto tasso di mortalità. La neoplasia più diffusa nel 2016, in base a quanto previsto dalle stime, sarà il tumore al colon-retto, subito dopo c’è quella al seno, poi al polmone, alla prostata e infine alla vescica.