In passato era affiliato al clan Cuccaro, attivo soprattutto a Barra, quartiere alle periferia orientale della città di Napoli. Negli ultimi anni, sempre grazie al placet del clan, aveva deciso di mettersi in proprio.
Questa mattina Antonio Scognamiglio, 37 anni, è stato arrestato insieme ad altre cinque persone con l’accusa di estorsione, porto illegale di armi, esplosione di colpi d’arma da fuoco, detenzione e spaccio di droga, reati aggravati dalle finalità mafiose. L’operazione, condotta dai carabinieri di Torre Annunziata (Napoli) nei quartieri Barra e San Giovanni a Teduccio, è l’esito di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Scognamiglio, che ogni settimana versava 200 euro al clan, aveva messo in piedi un’attività di spaccio in casa. Una vera e propria base gestita in famiglia con cocaina e marijuana che venivano consegnate ai clienti di turno calando il ‘paniere’ dal balcone. Il padre di Scognamiglio riscuoteva e la mamma nascondeva la droga in caso di arrivo delle forze dell’ordine.
Singolare quanto avvenne in un’occasione: la tangente al clan Cuccaro venne consegnata in ritardo e la mancanza venne punita con una “penale” da 200 euro.
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