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In fuga il boss del clan Mazzarella, i guardaspalle lo hanno aiutato

Il boss Salvatore Barile, nipote di Vincenzo Mazzarella chiamato “o pazzo”, è latitante. Sfuggito alla cattura l’altra notte: i suoi guardaspalle gli hanno permesso di scappare, scagliandosi contro i carabinieri in borghese.

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Sono stati arrestati immediatamente Gaetano Gemei, Gaetano Galiero e Gennaro Iuliano per favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso dietro ordine del Pm della Dda di Napoli, Henry John Woodcock. Si attendono ora le dichiarazioni, intanto si procede alle indagini del caso per convalidare lo stato di fermo dei tre uomini coinvolti. Due giorni fa, era notte, a Poggioreale in via San Giovanni De Matha i carabinieri della compagnia di Poggioreale stavano procedendo ad un controllo. Questi, vedendo Barile, avevano ordinato a tutti di fermarsi, a quel punto è stata proprio la moglie a scatenare il panico urlando ai militari di non sparare. I tre a quel punto si sono catapultati sugli uomini dell’Arma mentre il boss si dava alla fuga.

Proseguono le ricerche del capo clan già noto alle forze dell’ordine ma non ci sono ancora aggiornamenti. Salvatore, figlio di Luisa Mazzarella, era stato imputato nel processo per l’omicidio di Eduardo Bove (boss di Forcella), poi assolto, era tornato in libertà. Per il delitto infatti fu condannato Salvatore Frasca (genero di Mazzarella) che lo sparò, secondo la ricostruzione, proprio in casa sua. Non è la prima volta che l’uomo si mette in fuga, anche nel 2010 il giovane era stato fermato a Bacoli all’ingresso di un locale, dopo un anno di latitanza. Barile è ricercato per associazione camorristica ed estorsione, la pena è definitiva pertanto sulla sua testa c’è un ordine esecutivo di arresto.