Non bastano il rischio Vesuvio e quello dei Campi Flegrei, un esperto professore ha lanciato l’allarme per un altro vulcano attivo presente in Campania: il Marsili. La notizia è stata riportata dall’edizione online de Il Mattino.
L’esperto di geomorfologia, docente presso l’università Roma Tre, ha lanciato qualche giorno fa l’allarme in seguito ad un congresso tenutosi negli scorsi giorni a Ceraso. Queste sono state le sue dichiarazioni in merito: “Il Marsili è un vulcano attivo che sta nel mare. Il pericolo di una esondazione è reale. Il vulcano c’è e non è spento. Siamo a rischio“.
In occasione del recente disastro sismico avvenuto nel Centro Italia si è tenuta nel Cilento un’assemblea dell’Associazione Italiana di Geografia e Geomorfologia (AIGeo) in cui si sono riuniti centinaia di geomorfologi per considerare i rischi di eventuali disastri sismici. Da tenere in considerazione, secondo gli esperti, il Marsili, un vulcano sommerso ma attivo situato nelle acque del Mediterraneo tra la costa del basso Cilento e la Calabria.
A rischio in caso di eruzione sia la Campania che la Calabria. Questo allarme proviene dalla registrazione di una scossa di magnitudo 3.2 avvenuta mercoledì mattina, preceduta da altre scosse. Il Marsili ha una natura esplosiva e una sua eruzione potrebbe causare uno tsunami che in circa mezz’ora colpirebbe le coste campane e calabre, come dichiarato dal Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli e dell’Ingv. Il professore Dramis conferma: “È una realtà in merito alla quale ci sono diverse posizioni da parte degli studiosi. Ma il Marsili è attivo per cui può risvegliarsi in qualsiasi momento. Lo stesso discorso vale per il Vesuvio a Napoli. In caso di allarme la gente non farebbe neanche in tempo a scappare“.