Pepe Reina è più carico che mai. Sull’entusiasmo della ritrovata convocazione in nazionale, il portiere spagnolo fa un primo bilancio sull’inizio di stagione del Napoli. L’estremo difensore azzurro ha parlato, in un’intervista rilasciata a Il Mattino, del girone di Champions, della partenza di Gonzalo Higuain e ha concluso facendo un appello ai tifosi napoletani.
Le dichiarazioni di Pepe Reina
Reina non vede l’ora di giocare la Champions League. Il portiere del Napoli vuole riascoltare l’urlo del San Paolo. Tuttavia, nonostante il girone degli azzurri sia stato giudicato tra i più facili, l’estremo difensore spagnolo dall’alto della sua esperienza, richiama alla prudenza: “Qual è il campo più ostile? Non ho dubbi, quello del Besiktas (il Vodafone Arena). Giocammo in quello stadio nel 2007 con il Liverpool (la partita finì 2 a 1 per i turchi ndr) e appena entrati allo stadio ci rendemmo conto di quanto quell’ambiente era infernale e duro da combattere“.
Pepe ci tiene a mettere un freno alle discussioni relative alla cessione di Higuain: “Preferirei non parlarne più, ormai il passato è passato. Senza il Pipita magari sarà Callejon a fare più reti. Anche gli altri attaccanti possono fare più gol mancando l’apporto realizzativo del Pipita.“. Inoltre Reina non si è risparmiato nel dare una sua opinione sul nuovo compagno Arek Milik: “È un grande talento. Può dare un contributo importante già nell’immediato. Poi in allenamento è un professionista esemplare“.
Il portierone azzurro si pronuncia anche sul suo reparto, la difesa, spesso oggetto di critiche: “La condizione della squadra non è ancora la migliore e che in ogni caso la difesa non è l’unica che deve essere criticata quando si subiscono i gol. Il Napoli deve ancora crescere e comunque i 4 punti raccolti in avvio di stagione siano un buon bottino. Koulibaly? La notizia del suo rinnovo è fantastica, per noi è un giocatore fondamentale“.
Infine Reina ha fatto un appello ai tifosi del Napoli con lo scopo di creare unione intorno alla squadra in vista di questa stagione molto impegnativa: “Nel bene e nel male l’unica cosa che conta è la maglia, che la squadra promette di onorare fino alla fine“.