Marco Mariano, ultimo boss dello storico ed omonimo clan, ha deciso di pentirsi e diventare collaboratore di giustizia. L’evoluzione del caso è avvenuta mentre è in corso il processo nei suoi confronti e contro 36 affiliati alla cosca.
Come riportato da Internapoli, adesso a Marco Mariano è stato assegnato un avvocato con il quale deve raccontare ai magistrati della DDA tutti i segreti del clan. Mariano è già coinvolto in due processi, uno nel quale è stato già condannato a 24 anni di carcere. Un altro, arrivato in Corte di Assise, in cui è imputato nel caso di omicidio di Giuseppe Campagna avvenuto nel 1999. Alcuni familiari dell’ex boss sono stati trasferiti in una località segreta e protetta.
Il clan Mariano è stato protagonista della storia della malavita napoletana nel decennio che va dagli anni ’90 al 2000. La storica cosca ha sempre dominato i Quartieri Spagnoli e stretto alleanze con le famiglie del Palonetto di Santa Lucia, La Torretta, Il Cavone. Il loro potere si è indebolito durante la faida con i De Biase che ha visto questi ultimi vincitori. Negli ultimi anni le debolezze dei De Biase hanno riportato i Mariano come protagonisti sulla scena, vogliosi di riprendersi un territorio che un tempo era sotto il loro comando. La guerra tra i due clan non ha rivelato un netto vincitore. In seguito a conflitti con altre famiglie interessate al controllo dei Quartieri Spagnoli e successivamente a inchieste e arresti, la cosca dei “Picuozzi” si è ritrovata decimata, costringendo l’ultimo ras al pentimento.