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Paolo, il ragazzo che ha ritrovato il portafoglio a Napoli: “Ho qualcosa da dire ai napoletani”

Paolo Luigi Carrara è il ragazzo di Bergamo, che ha perso il portafoglio a Napoli: il suo contenuto gli è stato restituito, recapitato in una busta chiusa. Paolo, dopo qualche giorno, ha scritto un post su Facebook, che ha ricevuto tantissimi commenti e condivisioni. Noi della redazione di Voce di Napoli abbiamo avuto modo di conoscerlo e siamo subito rimasti colpiti dalla sua disponibilità e gentilezza. Paolo oggi vive qui in città, a corso Malta. Abbiamo parlato di Napoli, dei pregiudizi del Nord, persino di Gomorra. Ma soprattutto ha lanciato un messaggio a tutti i napoletani…

Sei riuscito a scoprire chi ti ha spedito il portafoglio a Bergamo?
Si, tramite appunto il mio post che è stato condiviso da migliaia di persone sono riuscito a risalire a chi me l’aveva spedito. In realtà avevo ricevuto un po di messaggi dove molta gente si spacciava per la persona che l’aveva ritrovato, dietro a richieste di aiuti economici, in quanto loro erano stati gentili a spedirmi il tutto. Ovviamente la cosa mi suonava strana, e a seguito della mia domanda di dove avessero trovato il portafogli (io sapevo dove l’avevo perso, che è stato a Piazza del Gesù), non rispondevano più. Poi sono stato contattato da questo ragazzo che diceva di essere stato lui a trovarlo, e poi parando ho capito che era effettivamente lui. Ci siamo incontrati e ci siamo fatti una serata insieme. Io faccio l’assistente di volo, e per ringraziare il ragazzo che ha trovato il portafogli, visto che si doveva trasferire a vivere a Copenaghen, l’ho fatto volare con i miei sconti, praticamente gratis.

Oggi ti senti più napoletano o bergamasco?
All’epoca dei fatti vivevo alla Sanità, ora vivo a Napoli in corso Malta. Nonostante questo, mi sento ovviamente sempre bergamasco, ma sicuramente l’idea che avevo di Napoli non è più così negativa. Quando dovevo trasferirmici non nego che ero molto scettico e preoccupato, ma in un anno che sono qui non mi è successo nulla di grave, anzi...

Quali sono i pregiudizi su Napoli che oggi ti senti di contraddire ai tuoi concittadini o alla gente del Nord in genere?
Devo dire che effettivamente, qui si percepisce di più il pericolo e la microcriminalità nella vita di tutti giorni, rispetto ad altre città, però devo dire che oltre al casino, al traffico, alla gente che urla, alla disorganizzazione generale della città (che in fondo sono le cose che rendono la città unica), non è così pericolosa come si pensa al Nord. Ho amici del Nord, che neanche sotto compenso scenderebbero a visitare la città, perché hanno il timore di essere derubati, accoltellati o scippati ogni 5 minuti, che in realtà erano un po’ i timori che avevo io. Dopo un anno posso assicurare che possono succedere queste cose, qui come a Milano come a Bergamo e dovunque. Io, per esempio, sono stato tenuto in ostaggio con un coltello alla gola 3 anni fa, in un paesino di montagna di Bergamo di 15000 abitanti in banca, quindi

Paolo in questi giorni, anche da un punto di vista internazionale, si sta parlando tantissimo di Gomorra. Pensi che questa serie tv possa danneggiare l’immagine di Napoli nel mondo?
Un po’ secondo me può danneggiare Napoli, ma allo stesso tempo è una parte della città, che serve a fare aprire gli occhi su cosa succede effettivamente qui e, in generale, in Italia. Ovviamente non è una bella immagine, ma in qualche modo è una realtà. Ho un collega di Scampia, che mi ha raccontato esperienze molto simili a quelle viste in Gomorra, quindi, certo, questa serie non dà una bella immagine di Napoli, ma può essere utile a far capire alla gente come girano certe cose.

Paolo come definiresti con un aggettivo Napoli e i napoletani?
Me ne vengono un paio positivi e un paio negativi: colorati e vivaci, rumorosi e indisciplinati. Le ultime due dovute al fatto che uso spesso la macchina, e diciamo che guidare a Napoli non è la cosa più semplice e spensierata del mondo (sorride).

Una qualità di Napoli o dei napoletani in più rispetto al Nord e ai suoi abitanti?

Più allegri e spensierati, invece mi trovo in disaccordo sul fatto che al Nord sono più freddi come spesso la gente pensa. Trovo un po più semplice fare amicizia e conoscere gente al nord. ma forse perche ho vissuto 7 anni a milano che è una città a parte rispetto a quelle del Nord.

Paolo, la domanda clou: per quale squadra tifi?
Non seguo il calcio.. così evito problemi o antipatie. Ovviamente simpatizzo per l’Atalanta che è la squadra della mia città, ma comunque non seguo il calcio.

Fra poco ci saranno le elezioni del sindaco a Napoli. Quale che sia, cosa gli suggeriresti per migliorare la città?
Una cosa che migliorerei è l’organizzazione della città in generale e un’efficienza migliore dei mezzi pubblici.

Manda un messaggio a tutti i napoletani, che ti adorano…
Un messaggio da mandare ai napoletani… è che è veramente bello vedere quanto amino la propria città, è da ammirare questa cosa.