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“A Roberto Saviano va tolta la scorta”, lo scrittore replica indignato

È stato Enzo D’Anna ai microfoni della trasmissione radiofonica di Radio Due Un giorno da pecora a dichiarare che a Roberto Saviano dovrebbe essere tolta la scorta. Queste le parole del senatore di Ala (il Movimento per le Autonomie) :

Roberto  Saviano e Rosaria Capacchione dovrebbero rinunciare alla scorta e lasciarla a chi fa veramente la lotta alla malavita. Saviano, icona farlocca, si è arricchito con un libro che ha pure copiato per metà“.

Lo scrittore napoletano non è stato certo a sentire e con un lungo post su Facebook ha risposto al suo accusatore con parole molto dure:

Il senatore D’Anna, dannoso scherano di Verdini, renziano e cosentiniano insieme, impone a me di rinunciare alla scorta. A me che non vedo l’ora di tornare libero. Cosa debbo pensare: ha forse progetti per il mio futuro? Un “grazie” va anche a Radio Rai e al servizio pubblico che hanno consentito la diffusione delle solite porcherie.
E poi, sarebbe questa la comunicazione del PD? Sono questi gli alleati di Renzi a Roma e di Valeria Valente a Napoli? Sono queste le nuove risorse campane? Buona fortuna. E Vergogna“.

La Valente, candidata a sindaco di Napoli per il PD, si era però schierata si da subito dalla parte di Roberto Saviano dichiarando:

“Frasi inaccettabili. Non si può sminuire e ridicolizzare in questo modo l’impegno di chi, con le sue denunce, le sue inchieste e le sue opere letterarie ha contribuito ad innalzare l’attenzione dell’opinione pubblica nazionale intorno al problema della camorra. Se vogliamo vincere la sfida contro i clan abbiamo bisogno di forze dell’ordine e magistrati in prima linea, di associazionismo e politici seri ed onesti, ma abbiamo bisogno anche di chi denuncia pubblicamente l’illegalità. Per questo noi siamo e saremo sempre al fianco di Rosaria Capacchione, di Roberto Saviano e di quanti coraggiosamente portano avanti questa battaglia“.