Dopo numerosi anni dall’accaduto Maria Scicolone, sorella di Sofia Loren, racconta la storia ai microfoni di Domenica Live, di cui è stata ospite domenica pomeriggio con la figlia Alessandra Mussolini: “Io e Sofia avevamo gli stessi genitori, però mio padre non mi ha voluto riconoscere perché ero nata in un’altra casa rispetto a quella di Roma dove ci siamo stabiliti”. La Mussolini: “Zia Sofia gli ha dato i soldi e mamma ha ricomprato il cognome: suo padre è venuto da noi perché aveva bisogno di soldi. E’ una brutta storia, ma va raccontata”.
La sorella di Sofia Loren narra questo triste epiteto durante il racconto della storia della sua vita, un difficile vissuto da via Solfatara a Pozzuoli, a Napoli e poi a Roma, per seguire Sofia e la carriera che gli si stava aprendo davanti. Proprio nella Capitale Maria conobbe il marito, Romano Mussolini, padre di Alessandra, quarto figlio del Duce. La Scicolone racconta di “quando giocavo con delle pallottoline di carta di giornale che tiravo via dalla finestra solo perché qualcuno le raccogliesse e gli potessi fare un cenno di saluto: ero chiusa in camera, mia madre era giustamente dedicata a Sofia”.
Una storia matriarcale quella della famiglia Loren, in cui le donne sono più forti degli uomini e hanno un ruolo decisivo, raccontata anche nella miniserie televisiva “La mia casa è piena di specchi“, che tratta della vita di Romilda Villani, madre delle sorelle Scicolone, ispirandosi all’omonimo romanzo autobiografico della sorella Maria. La protagonista, nei panni della madre la Loren stessa. Ricordiamo che Sophia Loren è il nome d’arte che l’attrice si diede negli anni ’50 all’inizio della sua carriera e che il suo nome vero è Sofia Villani Scicolone. ‘A femmena è ‘o timmone d’ ‘a casa.