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Reggia di Carditello, nasce la fondazione a tutela del bene

La Reggia di Carditello ha finalmente la sua fondazione. Per firmare l’atto a Roma erano presenti il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e il sindaco di San Tammaro (comune in cui è situato l’edificio), Emiddio Cimmino. Presidente della Fondazione per la Reggia di Carditello è invece Mirella Stampa Barracco. Nello statuto redatto di fresco si legge: “la Fondazione opera per la promozione della conoscenza, della protezione, del recupero e della valorizzazione del Real Sito di Carditello e delle relative aree annesse”.

“Una bella storia per la pubblica amministrazione” ha dichiarato il ministro Franceschini, ringraziando il precedente ministro Bray per la scommessa fatta acquistando il preziose edificio. Per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, inoltre, si apre una nuova stagione per la Reggia di Carditello e per le attività culturali campane in generale.  Il sindaco Cimmini ha invece sottolineato come l’iniziativa sia sinonimo di grande rilancio per tutta la città.

Reggia di Carditello: al via la fondazione per la tutela del bene culturale campano

Per anni lasciata all’incuria dello Stato e diventata ritrovo di vandali e tossicodipendenti, la Reggia di Carditello è stata ceduta nel 2014 al Ministero dei Beni Culturali grazie alla spinta dell’allora ministro Massimo Bray, per la cifra di 11,5 milioni di euro. L’edificio, in stile neoclassico, fu destinato in passato dal Re illuminato Carlo di Borbone a tenuta di caccia e allevamento degli equini e trasformata poi in una fattoria per la coltivazione del grano. La Reggia è stata costruita da un allievo del noto architetto Luigi Vanvitelli, Francesco Collecini. I giardini attorno al palazzo raggiungono l’incredibili grandezza di 2100 ettari. Da visitare assolutamente.