La partita Napoli Milan arrivava dopo due sconfitte per la squadra partenopea. La prima in campionato contro la Juve, prima in classifica e avversaria diretta per la lotta scudetto, e la seconda in Europa League con gli spagnoli del Villareal. Sarebbe stato importante mettere in archivio questo match con 3 punti. Avrebbe significato il sorpasso sulla capolista e sarebbe stata una boccata d’aria fresca in vista della sfida della settimana prossima contro la Fiorentina, terza in classifica.
Non è andata purtroppo come previsto, Napoli Milan si è fermata infatti sull’1 a 1. A giocare un ruolo fondamentale è stato sicuramente l’ottimo catenaccio difensivo voluto da Mihajlovic (puozz’ ittò o’ bblen!) e che è stato definito da Sarri come una mossa da squadra provinciale (pecché Sarri è semp ‘nu signore). Passando all’analisi della partita, dopo una prima mezz’ora di studio reciproco, Insigne riesce a trovare il gol al 39esimo favorito da una deviazione di Abate che beffa Donnarumma (ollè). I successivi dieci minuti vedono una intensa carica agonistica in campo e assistiamo ad un bel calcio con ottime giocate da una parte e dall’altra. Al 44esimo il Milan trova però il pareggio. Cross di honda dalla destra, Koulibaly la prende di testa servendo involontariamente il piede di Bonaventura (ma propio ‘lla t’aviva truvà dic je?!), che insacca il pallone alle spalle di un Reina che forse non ci ha creduto abbastanza. Nel secondo tempo ci si aspettava una partita bella, spettacolare. Le aspettative sono state però disattese a causa del catenaccio del Milan che probabilmente puntava al pareggio e non ha voluto rischiare di dare spazio all’ampio e potente attacco del Napoli (faccimm’ troppa paura guagliù).
Sfuma lo scudetto dopo Napoli Milan?
La domanda che si alza quasi unanime dai tifosi è naturalmente questa: il pareggio di ieri toglie concrete possibilità di raggiungere l’agognato scudetto agli 11 di Sarri? È questione di di cervello e passione avrebbe detto Eduardo. Il cuore ci fa sognare ancora e ci dice che una squadra cosi emozionante ed emozionata, cosi empatica coi tifosi, cosi legata alla città tutta non è mai esistita a Napoli. E che questa possa essere la chiave per portare a fine stagione la gioia per il traguardo più grande. Ma la ragione ci fa parlare di superiorità da parte di squadre con più esperienza e con una rosa molto più sviluppata. Il cuore insomma ci fa sperare ancora, e come si dice a Napoli: A cuntentezza vene da ‘o core… e nuje vulimme stà cuntenti.